Scrittore latino cristiano. Originario della Sicilia e appartenente, in quanto
nobile, all'ordine senatorio, fu dapprima scrittore pagano e autore, tra
l'altro, di un trattato di astrologia (
Matheseos libri VIII) di
ispirazione neoplatonica, considerato il più importante trattato di
questo genere scritto nell'antichità. Convertitosi al Cristianesimo
intorno al 340, condusse una serrata polemica antipagana. Nel
De errore
profanarum religionum mostrò con acutezza e grande vigore polemico
gli errori pagani. Per sostenere la propria polemica contro la mitologia pagana,
si richiamò all'esegesi del mito di Evemero (IV-III sec. a.C.).
Tipicamente cristiana è la sua interpretazione demonologica che considera
i miti una sorta di escogitazioni diaboliche messe in atto per corrompere il
genere umano (n. Siracusa IV sec.).